deserto des agriatesLe immagini mentali sono vere e proprie forze dinamiche. Attraverso le immagini che i nostri occhi percepiscono e che il cervello rielabora si costruisce la realtà. Tutti gli organi di senso collaborano a creare l’immagine mentale, il cervello predispone il corpo nel modo adeguato al contesto percepito, sia a livello muscolare sia emotivo.

Quando stiamo per iniziare una corsa il cervello predispone l’apparato cardiaco, respiratorio, muscolare e tutto il resto del corpo per essere pronto ad iniziare e dare la migliore prestazione fisica. Questo avviene anche quando ci troviamo ad iniziare una lettura,  il nostro cervello predispone l’attenzione maggiormente alle funzioni cognitive e mnemoniche.

C’è poi una variabile interessante da tenere in considerazione: la nostra mente non sa distinguere tra la realtà e la fantasia, semplicemente reagisce allo stimolo che arriva da fuori e predispone il corpo in modo adeguato. Un esempio: Quando guardiamo un film horror sappiamo bene che è tutta finzione, vittime e carnefici sono attori, il sangue è pomodoro e gli arti che saltano sono di plastica…..ma il senso di paura e agitazione che insorge in noi è reale, talvolta resta anche dopo la fine del film.

Succede alcune volte che a seguito di una esperienza traumatica il solo semplice pensare che ci possa riaccadere inizia a generare in noi lo stato di ansia o addirittura di panico che abbiamo provato quella volta là….e magari sono passati tanti anni. Il trauma è sempre attuale, non ha tempo. Anche le immagini mentali sono senza tempo, una volta sedimentate restano lì per essere ripescate al momento di ricreare la risposta fisica ed emotiva giusta al contesto. (Con il termine giusta non intendo necessariamente la più efficace ma quella che riproduciamo più spesso in quella situazione.)

Bene, se fino a questo punto ci troviamo in accordo riferendoci alle nostre esperienze passate possiamo iniziare a ipotizzare di intervenire attivamente sulla nostra mente e creare esperienze positive, rassicuranti, curative, possibiliste…

Questo è possibile, non è difficile ne’ faticoso, occorre però fermarsi, rilassarsi e lavorare con la mente, quotidianamente.

Tra i vari tipi di Yoga esiste il Raja Yoga, lo Yoga reale. Il Raja Yoga insegna a lavorare in modo sistematico sulle immagini e ad imprimere un’immagine (energia) uguale e contraria a ciò che suscita emozioni non utili alla crescita spirituale. Le origini delle discipline yogiche si perdono nella notte dei tempi e l’osservazione dell’uomo è sempre stata su diversi piani dell’essere, quali: fisico, mentale, psichico e spirituale. In occidente si inizia a parlare di inconscio con Freud a inizio ‘900.

Possiamo quindi prendere spunto da queste discipline e adattarle alla nostra cultura. Un buon rilassamento eseguito autonomamente o etero indotto e un lavoro di visualizzazioni o di immagini guidate, o ancora vere e proprie esperienze interattive come avviene nei sogni guidati, permettono di andare a creare nuove esperienze positive che andranno a radicarsi nel profondo della nostra mente. E’ da qua che possiamo creare la differenza e possiamo intervenire attivamente su ciò che ci fa stare male.

Occorre però fare molta attenzione alle immagini che si creano perché esattamente come agiscono in modo incisivo e positivo se appropriate, possono essere altamente disturbanti e dannose se create senza consapevolezza. E’ importante quindi affidarsi sempre, almeno all’inizio, alla guida di chi è in grado di insegnare come lavorare in modo appropriato su di sé. In seguito si potrà anche praticare da soli.