Non mi era proprio venuto in mente che il Training Autogeno potesse essere utile anche in caso di sindrome da jet lag, e invece, è ovvio che sia così….andiamo con ordine.
Di recente sono tornata da un viaggio in una località con fuso orario avanti di sette ore e, soprattutto al ritorno, ho patito molto il jet lag; sindrome che avevo solo parzialmente preso in considerazione…diciamo proprio sottovalutato.
Mi sono trovata a svegliarmi alle 4:00 del mattino con la mente lucida e il corpo energico come se fossero le 7:00 e crollare mentalmente e fisicamente verso le 16:00 cercando di resistere sveglia almeno fino alle 21:00 prima di coricarmi. Numerosi risvegli notturni con la sensazione di non sapere dove mi trovassi.
La situazione si è risolta in pochi giorni ma è stata molto fastidiosa, nel frattempo sono andata alla ricerca di approfondimenti sul fenomeno del jet lag e sulle strategie per risolverlo.
Per chi non sapesse cos’è il jet lag (o sindrome da fuso orario) lascio questo link, che rimanda al sito della Lufthansa; qui viene spiegato molto bene fenomeno e le modalità di risoluzione dello stesso. Ce ne sono anche altri tipo questo.
Sono stata piacevolmente colpita dal trovare citato il Training Autogeno come metodo da utilizzare per superare più velocemente il jet lag. Oltre ad insegnarlo da tempo, lo pratico nelle situazioni di tensione e soprattutto nei casi di difficoltà nel sonno; quindi senza pensarci l’ho messo in pratica e probabilmente mi ha aiutato a velocizzare il processo di ri-ambientazione.
Vorrei spendere due parole in più, rispetto ai siti visitati, per spiegare perché il Training Autogeno sia ritenuto particolarmente efficace.
La pratica di questo metodo di rilassamento permette di agire sul sistema nervoso autonomo (S.N.A.) che regola le funzioni fisiologiche, quindi fuori dalla nostra volontà: la produzione di ormoni, il ritmo del battito cardiaco, la digestione….
Il S.N.A. si divide in due parti, tra loro antagoniste: il S.N.A. simpatico, che regola le funzioni di veglia e di azione ed il S.N.A. parasimpatico che regola le funzioni del riposo.
Anche il ciclo sonno-veglia è gestito dal S.N.A., e si regola soprattutto in base alla luce del sole. Il ciclo sonno-veglia è efficace quando il S.N.A simpatico ed il S.N.A parasimpatico si alternano in modo corretto.
Praticare il Training Autogeno aiuta a riportare equilibrio all’interno del S.N.A, che si occupa di gestire tutte le funzioni fisiologiche che determinano il nostro benessere, perchè durante la pratica si passa dal S.N.A. simpatico (veglia) a quello parasimpatico (riposo) per poi tornare, alla fine della pratica, al sistema simpatico e proseguire la giornata. Una sorta di allenamento per rendere questo passaggio rapido e di conseguenza il raggiungere in pochi istanti (quando si è ben allenati) uno stato di profondo riposo.
Azioni che non potremmo fare semplicemente decidendo di farlo, perché con il Training Autogeno andiamo ad agire su funzioni fisiologiche che non possono essere modificate intenzionalmente.
In una situazione di forte stress, il S.N.A. si regola maggiormente sulla funzione “azione” a discapito delle funzioni che si attivano nella modalità “riposo“. In questi casi l’equilibrio e l’alternanza del S.N.A. simpatico con il S.N.A. parasimpatico si altera; è da lì che il nostro “benessere” inizia a vacillare. Il sonno non è più riposante, la digestione rallenta e così via.
Possiamo considerare una situazione di stress anche passare repentinamente ad un altro fuso orario, in zone con temperature completamente diverse, con ore di luce in quantità maggiore o minore. Ecco che il termine jet lag rappresenta la sindrome del disordine nel sistema nervoso autonomo ed ecco spiegato perchè, ancora una volta, il Training Autogeno è un valido alleato.